La modalità di lavoro utilizza due approcci principali: l’Analisi immaginativa e l’approccio relazionale simbolico.
L’Analisi Immaginativa
L’Analisi Immaginativa è una psicoterapia analitica-psicodinamica. Fonda le sue premesse teoriche nella dottrina psicoanalitica post-freudiana e post-kleiniana integrata con la tradizione internazionale che utilizza l’immaginario in psicoterapia (R. Desoille, H. Leuner, A. Virel).
L’Analisi Immaginativa ha come caratteristica distintiva la possibilità per il paziente di esprimersi non solo con le parole e le associazioni verbali ma anche con il linguaggio delle immagini. L’immaginario ha un ruolo fondamentale nel processo di rappresentazione del mondo interno del paziente poiché permette di accedere ai suoi molteplici affetti, desideri e ai suoi meccanismi di difesa. Attraverso l’immaginario nel contesto terapeutico è possibile accompagnare la persona alla conoscenza di sé e alla possibilità di cambiamento.
L’approccio relazionale simbolico
L’approccio relazionale simbolico (E. Scabini e V. Cigoli) è un paradigma di lettura e analisi delle relazioni famigliari nelle sue dimensioni costitutive e nelle sue dinamiche caratteristiche.
Pone l’attenzione sulla dimensione di relazione all’interno del contesto familiare, sia essa coniugale, fraterna o intergenerazionale, e sulla dimensione simbolica, intesa come struttura latente ai significati di ogni famiglia ( aspetti affettivi ed etico/normativi). Si presenta come modello utile alla conoscenza, comprensione e trasformazione delle dinamiche famigliari e di supporto nelle situazioni critiche caratterizzanti il ciclo di vita della famiglia ad esempio la separazione coniugale, la crescita dei figli, l’invecchiamento dei genitori, la ricostituzione della famiglia dopo la separazione.